Tuesday, September 02, 2008

Dante Moment of the Day returns!

È giunto il momento di riprendere i nostri studi Danteschi.

The last time we studied Dante together was March 4 (Yes, my cousin Tim's birthday).

No time to waste! So we will take up where we left off, in Canto III of Dante's Inferno. When we left Dante last, he was touring the Underworld, including a meeting with what translator Ciaran Carson calls "so-so souls," the people who were neither saintly nor full of sin.

In today's installment, Dante encounters Charon, the famous white-haired ferryman, with the less than gentle boatside manner.


Elle rigavan lor di sangue il volto,
che, mischiato di lagrime, a' lor piedi
da fastidiosi vermi era ricolto.

E poi ch'a riguardar oltre mi diedi,
vidi genti a la riva d'un gran fiume;
per ch'io dissi: «Maestro, or mi concedi

ch'i' sappia quali sono, e qual costume
le fa di trapassar parer sì pronte,
com' i' discerno per lo fioco lume».

Ed elli a me: «Le cose ti fier conte
quando noi fermerem li nostri passi
su la trista riviera d'Acheronte».

Allor con li occhi vergognosi e bassi,
temendo no 'l mio dir li fosse grave,
infino al fiume del parlar mi trassi.

Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: «Guai a voi, anime prave!

Non isperate mai veder lo cielo:
i' vegno per menarvi a l'altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo.

E tu che se' costì, anima viva,
pàrtiti da cotesti che son morti».
Ma poi che vide ch'io non mi partiva,

disse: «Per altra via, per altri porti
verrai a piaggia, non qui, per passare:
più lieve legno convien che ti porti».

Dante's Inferno, Canto III, 66 to 90.

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