When last we visited our friend Dante, he was describing the poor souls who die "under the wrath of God," as Ciaran Carson wrote in his 2002 translation.
Today we crack open Canto IV, where Virgil is guiding Dante further into inferno, to what he calls the "cieco mondo." Non ci posso credere!
Ruppemi l'alto sonno ne la testa
un greve truono, sì ch'io mi riscossi
come persona ch'è per forza desta;
e l'occhio riposato intorno mossi,
dritto levato, e fiso riguardai
per conoscer lo loco dov' io fossi.
Vero è che 'n su la proda mi trovai
de la valle d'abisso dolorosa
che 'ntrono accoglie d'infiniti guai.
Oscura e profonda era e nebulosa
tanto che, per ficcar lo viso a fondo,
io non vi discernea alcuna cosa.
«Or discendiam qua giù nel cieco mondo»,
cominciò il poeta tutto smorto.
«Io sarò primo, e tu sarai secondo».
Dante's Inferno, Canto IV, 1-15
If you need to see where we left off, go to the post I wrote on Jan. 12.
Grazie per averci seguito!
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