Wednesday, August 24, 2022

Diario di viaggio della ragazza americana

Un mese fa ero appena arrivata in Italia per le ferie. Ma ora 3 settimane dopo il rientro in USA, è come se non ci fossi mai stata. Come se il viaggio l'avessi fatto l'anno scorso o anche tanti anni fa.

Sull'uscio di casa l'altro ieri, stavo a guardare le stelle, e mi dicevo, 'Poco tempo fa guardavi le stelle sopra Firenze,' come per convincermi invece di ricordare.

Quando viaggio in Italia, viaggio nel tempo -- ritorno ai bei giorni trascorsi soprattutto a Firenze come ex-pat. Ricorro ad un modo di vivere che quando sono rientrata in USA ho dovuto lasciare più o meno alle spalle: Le giornate spostandomi a piedi o in autobus. La colazione fatta al bar. Una serie di acquisti giornalieri --  quando mi fermavo al forno, e mi fermavo all'edicola, e poi mi fermavo al tabaccaio. 

Mi ricordo che spesso quando studiavo in Italia, vari studenti italiani -- maschi, quasi sempre maschi -- mi chiedevano, 'Ma è vero che ci divertiamo di più qui in Italia?'

Non so come rispondevo allora ma ora posso dire senza dubbio, 'Si, si.' 

La vita in Italia mi sembra più vivace, più movimentata, e va vissuta per la strada, all'aperto, in compagnia

Da noi invece in USA, siamo tutti rinchiusi dentro casa, da soli, spesso con l'aria condizionata accesa a tutt'andare tal che poi siamo costretti ad indossare un maglione. Ci lamentiamo del caldo ma infatti nessuno di noi sa veramente quanto caldo fa perché non usciamo un granché! Passiamo da un ambiente con l'aria condizionata ad un altro.

Noi Americani non facciamo due passi in centro, non passiamo per la piazza, la giratina non va fatta -- perché spesso nei nostri paesi e nelle nostre città non c'è più un centro e certamente non c'è una piazza (gli eccezioni ci sono, certo, tipo la città di Savannah nel Georgia dove ci sono delle piazze bellissime ma Savannah è davvero eccezionale in tanti modi e non se ne parla di New York perché pure NY è eccezionale fra le città americane -- eccezionale nel senso unica, non tipica).

Forse è inutile perché la mania per l'America sembra ormai diffusa per l'Italia. Ma ogni tanto cerco di spargere la voce fra gli italiani che la bella vita si fa ancora in Italia. 

In questi giorni, spostandomi in macchina, senza fermarmi al bar per un caffe o un aperitivo, senza un salto in piazza, in questi giorni quando nessuno mi convince di fare due passi, quando non mi fermo al mercato perché non ci sono mercati come si trovano a Piazza Santo Spirito a Firenze (per fare un esempio qualsiasi), quando immagino in Italia ci siano vetrine dappertutto dove c'è scritto "Chiuso per ferie," resto a bocca aperta che un mese fa ero li, in piazza, per la strada, a guardare le stelle e l'Arno.

Un abbraccio ai miei amici italiani, pure quelli che non ho ancora incontrato!

-30-


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