Me = I write, I edit, I speak Italian, I teach & I do some translation, too. Plus, I love these little sugar-dusted donuts that the Italians call ciambelline. Ciambellina = Chah-Mm-Bayl-LEEna. Welcome & start reading!
Thursday, January 29, 2009
Regalo
Forse leggendo questo blog pensate che Il Nostro Inviato sia l'unico a fare i regali.
Ma anche a me piace trovare i regali speciali, soprattutto per Il Nostro Inviato.
E allora che cos'è nella foto?
Le risposte sono due.
A dir il vero, forse non so la parola giusta. Ma credo che sia una lanterna, oppure portacandela, che si può appendere da qualche parte, forse in veranda.
Ma prima era un contenitore di olio di ulivo che fu riciclato. (Si può ancora vedere il numero della linea verde sul contenitore).
Bello, no?
L'ho comprato presso un negozio qui ad Atlanta che vende prodotti artigianali creati dalla gente indigena di India, Africa e Sud America. Si vendono i gioielli, la ceramica, il sapone artigianale, i tappeti ed altri oggetti per la casa.
Il negozio fa parte di una catena fondata da un setto religioso senza scopo di lucro. Quindi i prezzi sono bassissimi! E gli oggetti in vendita davvero unici.
Il negozio ci chiama 10,000 Villages. Potete visitarlo qui:
http://www.tenthousandvillages.com/index.php
Friday, January 23, 2009
Wednesday, January 21, 2009
Un testimone italiano a Washington ieri
Ve l'ho detto qualche mese fa che avevo incontrato un ragazzo italiano qui ad Atlanta il quale era venuto in USA per dedicarsi alla campagna elettorale di Barack Obama.
Questo ragazzo, Simone, ieri era a Washington. Il seguente è un messaggio che lui ha mandato agli amici stamani:
"Clima incredibilmente gioioso, ieri, nella Mall (tutta la zona dell'Inaugurazione, dalla Capitol Hill alla Casa Bianca).
"Siamo arrivati verso le 8,00, a piedi dalla nostra abitazione (circa 3 km a est). La gente stava arrivando già dalle 4 del mattino. Temperatura GELIDA. I commenti più belli sono stati all' eleganza di Michelle Obama...
"Ottima postazione per la Parata, partirà proprio nella strada di fronte a noi. Più che felicità, qui si avverte un clima di Giubilio!
"Tutti i miei amici qui hanno guardato rapiti e commossi gli schermi...queste procedure avvengono fin dal 1877, ma mi dicono sia sempre emozionante. E' uno 'show' che catalizza le menti e rapisce i cuori!
"L'aria della rinascita è tangibile - almeno viste le attese-vedo persone intorno a me che si commuovono.
"'Umiltà e Responsabilità' per un mondo prosperoso e in pace...questo l' augurio generale.
"Tutti in piedi per il Giuramento del vice-Presidente Biden e del Presidente Obama. Piccola gaff durante il Giuramento alla Nazione (l'emozione era tangibile).
"I commenti alle parole del Presidente Obama sono stati di umiltà e perfetta cognizione del nostro tempo. Opportunità per tutti e maggiore prosperità per la Nazione.
"L'America sarà vicina a tutte le Nazioni del Mondo. Le speranze e le aspettative sono altissime, tutti hanno apprezzato le parole del nuovo Presidente. La sicurezza è massima, qui intorno. Migliaia di poliziotti e di militari dell'esercito pattugliano la zona.
"Il 'cambiamento' si avverte anche dal viso delle persone, c'è finalmente speranza, un sentimento che è contagioso.
"Dopo la parata sono iniziati i Balls, le feste dove il Presidente e sua moglie si sono recati per fare un saluto ed un breve ballo.
"Ho avuto la possibilità di partecipare al Youth Ball, con i miei amici di Atlanta...è stata una festa bellissima!"
Questo ragazzo, Simone, ieri era a Washington. Il seguente è un messaggio che lui ha mandato agli amici stamani:
"Clima incredibilmente gioioso, ieri, nella Mall (tutta la zona dell'Inaugurazione, dalla Capitol Hill alla Casa Bianca).
"Siamo arrivati verso le 8,00, a piedi dalla nostra abitazione (circa 3 km a est). La gente stava arrivando già dalle 4 del mattino. Temperatura GELIDA. I commenti più belli sono stati all' eleganza di Michelle Obama...
"Ottima postazione per la Parata, partirà proprio nella strada di fronte a noi. Più che felicità, qui si avverte un clima di Giubilio!
"Tutti i miei amici qui hanno guardato rapiti e commossi gli schermi...queste procedure avvengono fin dal 1877, ma mi dicono sia sempre emozionante. E' uno 'show' che catalizza le menti e rapisce i cuori!
"L'aria della rinascita è tangibile - almeno viste le attese-vedo persone intorno a me che si commuovono.
"'Umiltà e Responsabilità' per un mondo prosperoso e in pace...questo l' augurio generale.
"Tutti in piedi per il Giuramento del vice-Presidente Biden e del Presidente Obama. Piccola gaff durante il Giuramento alla Nazione (l'emozione era tangibile).
"I commenti alle parole del Presidente Obama sono stati di umiltà e perfetta cognizione del nostro tempo. Opportunità per tutti e maggiore prosperità per la Nazione.
"L'America sarà vicina a tutte le Nazioni del Mondo. Le speranze e le aspettative sono altissime, tutti hanno apprezzato le parole del nuovo Presidente. La sicurezza è massima, qui intorno. Migliaia di poliziotti e di militari dell'esercito pattugliano la zona.
"Il 'cambiamento' si avverte anche dal viso delle persone, c'è finalmente speranza, un sentimento che è contagioso.
"Dopo la parata sono iniziati i Balls, le feste dove il Presidente e sua moglie si sono recati per fare un saluto ed un breve ballo.
"Ho avuto la possibilità di partecipare al Youth Ball, con i miei amici di Atlanta...è stata una festa bellissima!"
Tuesday, January 20, 2009
Dal Corriere: Il Papa: «Obama promuova la pace»
From the Corriere della Sera:
Il Papa: «Obama promuova la pace»
Messaggio del pontefice: realizzi cooperazione. E Sarkozy: ho fretta di cambiare il mondo con lui
MILANO - Il Papa nel giorno dell'insediamento di Barak Obama quale 44esimo presidente degli Stati Uniti «prega» perchè il neo presidente americano promuova «comprensione, cooperazione e pace tra le nazioni».
Lo afferma un telegramma di Benedetto XVI al neopresidente, che ha iniziato la sua prima giornata alla guida degli Stati Uniti partecipando a una cerimonia religiosa alla chiesa episcopale St. John's, di fronte alla Casa Bianca.
Il Papa auspica che sotto la sua leadership «il popolo americano continui a trovare nella sua significativa eredità religiosa e politica i valori spirituali e i principi etici richiesti dal cooperare nella costruzione di una società libera e giusta, segnata dal rispetto della dignità, uguaglianza e diritti di tutti i suoi membri, specialmente i poveri, gli emarginati e chi non ha voce».
I LEADER MONDIALI - Ma quella di Benedetto XVI non è ovviamente l'unica voce che si leva nel giorno dell'insediamento. Messaggi di auguri, di felicitazione e di incoraggiamento sono stati inviati alla Casa Bianca da leader e capi di Stato di varie parti del mondo.
La regina Elisabetta II d'Inghilterra ha mandato un messaggio personale di auguri Obama. Non sono note le parole della monarca che è probabilmente l'assoluta veterana degli ambienti diplomatici e istituzionali, visto che da quando è diventata regina, nel 1952, ha incontrato personalmente ogni singolo presidente americano, con l'eccezione di Lyndon Johnson.
Quando Obama avrà fatto il suo giuramento, la sovrana d'Inghilterra avrà visto ben 12presidenti servire gli Usa nel corso del suo regno. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha invece fatto sapere di avere «fretta» di vedere che l'insediamento di Obama sia compiuto «per poter cambiare il mondo con lui».
Il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, ha invece sottolineato che «su di lui si sono concentrate grandi speranze e tante attenzioni. Credo che quello che bisogna fare è mandare gli auguri più affettuosi e calorosi affinchè possa essere all'altezza delle attese da parte non solo degli americani ma di tutto il mondo».
Il Papa: «Obama promuova la pace»
Messaggio del pontefice: realizzi cooperazione. E Sarkozy: ho fretta di cambiare il mondo con lui
MILANO - Il Papa nel giorno dell'insediamento di Barak Obama quale 44esimo presidente degli Stati Uniti «prega» perchè il neo presidente americano promuova «comprensione, cooperazione e pace tra le nazioni».
Lo afferma un telegramma di Benedetto XVI al neopresidente, che ha iniziato la sua prima giornata alla guida degli Stati Uniti partecipando a una cerimonia religiosa alla chiesa episcopale St. John's, di fronte alla Casa Bianca.
Il Papa auspica che sotto la sua leadership «il popolo americano continui a trovare nella sua significativa eredità religiosa e politica i valori spirituali e i principi etici richiesti dal cooperare nella costruzione di una società libera e giusta, segnata dal rispetto della dignità, uguaglianza e diritti di tutti i suoi membri, specialmente i poveri, gli emarginati e chi non ha voce».
I LEADER MONDIALI - Ma quella di Benedetto XVI non è ovviamente l'unica voce che si leva nel giorno dell'insediamento. Messaggi di auguri, di felicitazione e di incoraggiamento sono stati inviati alla Casa Bianca da leader e capi di Stato di varie parti del mondo.
La regina Elisabetta II d'Inghilterra ha mandato un messaggio personale di auguri Obama. Non sono note le parole della monarca che è probabilmente l'assoluta veterana degli ambienti diplomatici e istituzionali, visto che da quando è diventata regina, nel 1952, ha incontrato personalmente ogni singolo presidente americano, con l'eccezione di Lyndon Johnson.
Quando Obama avrà fatto il suo giuramento, la sovrana d'Inghilterra avrà visto ben 12presidenti servire gli Usa nel corso del suo regno. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha invece fatto sapere di avere «fretta» di vedere che l'insediamento di Obama sia compiuto «per poter cambiare il mondo con lui».
Il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, ha invece sottolineato che «su di lui si sono concentrate grandi speranze e tante attenzioni. Credo che quello che bisogna fare è mandare gli auguri più affettuosi e calorosi affinchè possa essere all'altezza delle attese da parte non solo degli americani ma di tutto il mondo».
NYT: Europe Set to Party for Inauguration
Europe Set to Party for Inauguration
By ALAN COWELL
Published: January 21, 2009
Many outside the U.S. saw the transition as a signal for a new manner of international behavior.
http://www.nytimes.com/2009/01/21/world/europe/21reax.html?partner=permalink&exprod=permalink
By ALAN COWELL
Published: January 21, 2009
Many outside the U.S. saw the transition as a signal for a new manner of international behavior.
http://www.nytimes.com/2009/01/21/world/europe/21reax.html?partner=permalink&exprod=permalink
Saturday, January 17, 2009
Resolution: Study Italian, secondo tempo
Buongiorno cari amici!
Yesterday I suggested one way to improve your Italian language skills, possibly as part of New Year's resolutions, and today I'm here with a second option.
The New Paltz Language Immersion Institute.
The university offers two possibilities: you can go to the New Paltz campus (north of New York City) for a weekend or more for an intense, target-language only course.
Or you can go to New York City for the weekend, and take a three-day course at a hotel in Midtown.
I took the hotel course, but since I'm a bit furba (o tirchia, vedi un po' te), I stayed with friends and family in the evening to save myself the cost of a hotel room. (The university holds the program at a hotel to make the multiple-day course convenient for people from outside New York).
And no, I actually did not take Italian. Ho studiato lo spagnolo! But as a result, I can wholly recommend the program.
I was in a group of six students, including an American filmmaker who had spent a lot of time working in Buenos Aires, and a woman who had received her Ph.D in Spanish years ago but wanted to brush up before a trip to Spain.
These people were serious! And so was I.
I hate foreign language courses that are not intense, particularly ones claiming to be 'full immersion,' and I don't want to be bothered with anyone who has not come to speak the target language. English? No thanks. I can speak that any time of the day or night!
Our teacher was a Bolivian man di una certa età who had a mischievous sparkle in his eye. We studied Spanish Friday evening, all day Saturday (including a jaunt to a local Mexican restaurant for lunch) and most of Sunday.
Arriving Friday night, I found a pleasant buzz of organized chaos and industriousness, as dozens of students converged to spend a weekend cloistered in the hotel and immersed in the study of Italian, Spanish, German, French and other languages.
For more information, go here:
http://www.newpaltz.edu/lii/
E buon studio!
Yesterday I suggested one way to improve your Italian language skills, possibly as part of New Year's resolutions, and today I'm here with a second option.
The New Paltz Language Immersion Institute.
The university offers two possibilities: you can go to the New Paltz campus (north of New York City) for a weekend or more for an intense, target-language only course.
Or you can go to New York City for the weekend, and take a three-day course at a hotel in Midtown.
I took the hotel course, but since I'm a bit furba (o tirchia, vedi un po' te), I stayed with friends and family in the evening to save myself the cost of a hotel room. (The university holds the program at a hotel to make the multiple-day course convenient for people from outside New York).
And no, I actually did not take Italian. Ho studiato lo spagnolo! But as a result, I can wholly recommend the program.
I was in a group of six students, including an American filmmaker who had spent a lot of time working in Buenos Aires, and a woman who had received her Ph.D in Spanish years ago but wanted to brush up before a trip to Spain.
These people were serious! And so was I.
I hate foreign language courses that are not intense, particularly ones claiming to be 'full immersion,' and I don't want to be bothered with anyone who has not come to speak the target language. English? No thanks. I can speak that any time of the day or night!
Our teacher was a Bolivian man di una certa età who had a mischievous sparkle in his eye. We studied Spanish Friday evening, all day Saturday (including a jaunt to a local Mexican restaurant for lunch) and most of Sunday.
Arriving Friday night, I found a pleasant buzz of organized chaos and industriousness, as dozens of students converged to spend a weekend cloistered in the hotel and immersed in the study of Italian, Spanish, German, French and other languages.
For more information, go here:
http://www.newpaltz.edu/lii/
E buon studio!
Friday, January 16, 2009
New Year's resolutions: study Italian!
Maybe you don't even have a New Year's resolution. But maybe you do. Or just maybe I can convince you that your New Year's resolution should be to speak Italian fluently!
It's a good resolution for any number of reasons.
Knowing a language fluently gains you entree into its canon of literature, and I always find that alone allows me to escape my regular life. Feeling a little stressed, Ciambellina? Oh just curl up on the couch and read a little Italian.
(And just between us, by canon of literature I mean anything from the women's magazine Grazia to Dante's Divine Comedy, per intenderci.)
But whatever you're reading, I have two suggestions for where to invest a bit of money if you want to improve your Italian.
First, buy a subscription to Acquerello Italiano.
It's essentially a bi-monthly radio program in Italian that touches on politics, history, art and, of course, language. It reminds me of such National Public Radio shows in America as Fresh Air or All Things Considered.
I bought the subscription for Il Nostro Inviato a few years back, and bought myself a subscription to Puerta del Sol, the Spanish-language program.
You'll receive a CD in the mail every other month. One episode featured an interview with a Roman bread-maker, while another covered the re-election of Silvio Berlusconi. The program has also touched on little-known artists such as Renaissance painter Artemisia Gentileschi, and famous pop singers like Eros Ramazzotti.
Avviso: the audiomagazine is not for the novice because the entire CD is in Italian, and the show moves along at a pretty fast pace. I don't think it's the same speed as say the nightly TG1 but you need to have some fluency.
But it's fun! You can listen to the CDs in the car -- that's what I did -- or put them on at home while you clean or cook.
A Nashville, Tenn. company called Champs Elysees produces the programs (it also sells French and German programs). Go here if you're interested: http://www.champs-elysees.com/
I'll tell you about the second option tomorrow.
Nelfrattempo buon studio!
Thursday, January 15, 2009
Il caffè che fa centro!
Lavazza. It's probably the most famous brand of Italian coffee, and one of the most recognizable Italian brands. Or how about Illy? Some say it's the best coffee you can buy in Italy.
Well, these days I'm not drinking either of those famous brands. I'm drinking Guglielmo coffee. You know, il caffè che fa centro! (which means, the coffee that hits the spot).
Il Nostro Inviato bought it in Calabria last month, and it reminds me of Quarta caffe, the brand we drank when we were in Puglia (yes, I'm talking about Puglia again!). It's dark, like all espresso, but I think it's stronger than Lavazza and the other more well-known brands.
When we first opened it last week, Il Nostro Inviato said, "Oh it's so strong!"
And Ciambellina, che sa tutto, said, "No, it's just because we've just opened the package. Espresso always seems stronger when you first open the vacuum-sealed package."
Okay, I was wrong. (O l'ho detto!) Guglielmo is stronger! And it's great!
It's just one more fantastic culinary item enjoyed in southern Italy. (For those of you keeping track, that list includes taralli, Primitivo, Negroamaro, Aglianico, burrata and mozzarella di bufala, and sea urchin).
Guglielmo has just relaunched its American Web site, and it looks like at the very least the coffee is distributed in Massachusetts (where its American operations are based in Waltham), New Jersey, Pennsylvania and Illinois. So if you live in any of those places, look out for Guglielmo.
If not, take a look at the Web site:
http://www.lespressousa.com/index.php
Wednesday, January 14, 2009
Botromagno Primitivo 2005
The 2005 Botromagno Primitivo is a great every-day wine.
Don't believe me? Well Gary V. of The Wine Library (yes, my favorite place to buy wine) says it's "the best house wine ever."
Gary V. is promoting it today for $12.99 a bottle.
"
The wine lover and rabid New York Jets fan says, "I really believe this is one of the best everyday wines I have come across in a long, long time. Primitivo is such an exciting grape for the money and all you Zinfandel fans need to pay attention and make sure you grab a case to have around the house!
Yes: he said Zinfandel. That's because the Primitivo and Zinfandel grapes are clones of the same variety. Hard to believe if you've ever suffered through some of the insipid white Zins favored by the ladies who lunch.
I've written quite a bit about Primitivo since my trip to Puglia last year. That's because in addition to being a great wine, and one I enjoyed in its original, beautiful home, it's much more affordable than a lot of the other Italian wines we can get our hands on here in the States.
And it always reminds me of what my friend Richard said about Chianti when I rented his apartment in Florence for a semester.
"That's the great hoax."
I don't mean to say I don't like Chianti, and I understand some will interpret his remark as blasphemy. But there are many other Italian wines that are really much better.
I've also pushed The Wine Library. Why? Lots of reasons -- including great prices, and a knowledgeable sales staff who don't push you into spending more than you want.
And the store and mini online empire is fronted by a person whom I would like to think is the new face of wine-drinking in America. Gary Vaynerchuk.
Just imagine: your classic American story -- son of a Russian immigrant makes good --combined with your classic New York guy. Not only is he a Jets fan, he's pronouncing the 'r' in coffee like you should.
And he makes these wacky videos about wine for the store's Wine Library TV. So you've got your classic New York wise guy extolling the virtues of a cab franc but sounding more like 'My Cousin Vinny' than some snobby, off-putting wine expert.
This is the way wine is in the rest of the world! Some people cite Robert Parker. I think I'll just cite Gary V.
One of the greatest things I ever witnessed occurred at my birthday party the year I lived in Richard's apartment, which was at the top of a medieval tower in the center of Florence.
At the party was a Florentine nobleman, who was a friend of my roommate, and an Italian friend who was a commercial truck driver. And they lost themselves in deep conversation about wine. They may have come from different walks of life but they shared a love of wine.
And afterwards, the nobleman, whose family's real estate holdings included vineyards that had been in the family for centuries, said he had never met anyone who knew as much about wine as the truck driver.
So check Gary out here: http://winelibrary.com
and here: http://garyvaynerchuk.com
Oh and have some Primitivo! Cin-Cin!
Don't believe me? Well Gary V. of The Wine Library (yes, my favorite place to buy wine) says it's "the best house wine ever."
Gary V. is promoting it today for $12.99 a bottle.
"
The wine lover and rabid New York Jets fan says, "I really believe this is one of the best everyday wines I have come across in a long, long time. Primitivo is such an exciting grape for the money and all you Zinfandel fans need to pay attention and make sure you grab a case to have around the house!
Yes: he said Zinfandel. That's because the Primitivo and Zinfandel grapes are clones of the same variety. Hard to believe if you've ever suffered through some of the insipid white Zins favored by the ladies who lunch.
I've written quite a bit about Primitivo since my trip to Puglia last year. That's because in addition to being a great wine, and one I enjoyed in its original, beautiful home, it's much more affordable than a lot of the other Italian wines we can get our hands on here in the States.
And it always reminds me of what my friend Richard said about Chianti when I rented his apartment in Florence for a semester.
"That's the great hoax."
I don't mean to say I don't like Chianti, and I understand some will interpret his remark as blasphemy. But there are many other Italian wines that are really much better.
I've also pushed The Wine Library. Why? Lots of reasons -- including great prices, and a knowledgeable sales staff who don't push you into spending more than you want.
And the store and mini online empire is fronted by a person whom I would like to think is the new face of wine-drinking in America. Gary Vaynerchuk.
Just imagine: your classic American story -- son of a Russian immigrant makes good --combined with your classic New York guy. Not only is he a Jets fan, he's pronouncing the 'r' in coffee like you should.
And he makes these wacky videos about wine for the store's Wine Library TV. So you've got your classic New York wise guy extolling the virtues of a cab franc but sounding more like 'My Cousin Vinny' than some snobby, off-putting wine expert.
This is the way wine is in the rest of the world! Some people cite Robert Parker. I think I'll just cite Gary V.
One of the greatest things I ever witnessed occurred at my birthday party the year I lived in Richard's apartment, which was at the top of a medieval tower in the center of Florence.
At the party was a Florentine nobleman, who was a friend of my roommate, and an Italian friend who was a commercial truck driver. And they lost themselves in deep conversation about wine. They may have come from different walks of life but they shared a love of wine.
And afterwards, the nobleman, whose family's real estate holdings included vineyards that had been in the family for centuries, said he had never met anyone who knew as much about wine as the truck driver.
So check Gary out here: http://winelibrary.com
and here: http://garyvaynerchuk.com
Oh and have some Primitivo! Cin-Cin!
Buca delle Poste
E' solamente una foto della buca delle poste, ma per me è bella.
Forse dite, macchè?
Questa foto mi fa rallegrare parecchio perchè mi fa pensare a tutte le lettere e cartoline che ho scritto e imbucato durante il mio bellissimo soggiorno a Firenze.
O quante volte sono andata a piedi alle buche delle poste fuori dell'ufficio delle poste in piazza della Repubblica per spedire lettere ad amici e famigliari in USA, in Irlanda, in Inghilterra?
(Potete ben capire che andava sempre meglio se potevo imbucare una lettera lì fuori, senza entrare perchè appena entrata nell'ufficio delle poste, cominciavo a sfidarmi che la mia lettera sarebbe mai arrivata alla destinazione, o perchè c'era una fila, o perchè i commessi non mi ispirivano).
Forse è un rito ben stabilito per tutte persone che vanno a vivere all'estero, non solamente quelle come me che hanno vissuto in Italia. Infatti ricordo di aver spedito un sacco di lettere e cartoline durante i miei soggiorni a Londra.
Ma quella buca rossa ora a vederla nella foto mi sembra così accogliente.
E c'era sempre scritta da un lato:
'Per la città'
E dall'altro:
'Per tutte le altre destinazioni'
Nota bene: Questa foto fu scattata dal Nostro Inviato, il mese scorso, mentre viaggiava per Calabria.
Monday, January 12, 2009
Dante Moment of the Day...Makes a Comeback
Buongiorno appassionati di Dante! Eccoci!
We will finally finish the chapter in which we met Charon, the white-haired ferryman, who attempted to block Dante's way through the Underworld.
In today's passage, Dante gives us a bleak description of souls who die "under the wrath of God," as Ciaran Carson wrote in his 2002 translation.
There are some fantastic turns of phrase here, starting from the very beginning: "They cursed god and the human race; and they cursed the time and the place and the seed of their birth."
Enjoy!
Bestemmiavano Dio e lor parenti,
l'umana spezie e 'l loco e 'l tempo e 'l seme
di lor semenza e di lor nascimenti.
Poi si ritrasser tutte quante insieme,
forte piangendo, a la riva malvagia
ch'attende ciascun uom che Dio non teme.
Caron dimonio, con occhi di bragia
loro accennando, tutte le raccoglie;
batte col remo qualunque s'adagia.
Come d'autunno si levan le foglie
l'una appresso de l'altra, fin che 'l ramo
vede a la terra tutte le sue spoglie,
similemente il mal seme d'Adamo
gittansi di quel lito ad una ad una,
per cenni come augel per suo richiamo.
Così sen vanno su per l'onda bruna,
e avanti che sien di là discese,
anche di qua nuova schiera s'auna.
«Figliuol mio», disse 'l maestro cortese,
«quelli che muoion ne l'ira di Dio
tutti convegnon qui d'ogne paese;
e pronti sono a trapassar lo rio,
ché la divina giustizia li sprona,
sì che la tema si volve in disio.
Quinci non passa mai anima buona;
e però, se Caron di te si lagna,
ben puoi sapere omai che 'l suo dir suona».
Finito questo, la buia campagna
tremò sì forte, che de lo spavento
la mente di sudore ancor mi bagna.
La terra lagrimosa diede vento,
che balenò una luce vermiglia
la qual mi vinse ciascun sentimento;
e caddi come l'uom cui sonno piglia.
Dante's Inferno, Canto III, 100-133
Our last Dante Moment of the Day came on Sept. 26 (yes, of last year, non ci posso credere!), if you want to see where we left off.
Next stop: CANTO IV!!!
We will finally finish the chapter in which we met Charon, the white-haired ferryman, who attempted to block Dante's way through the Underworld.
In today's passage, Dante gives us a bleak description of souls who die "under the wrath of God," as Ciaran Carson wrote in his 2002 translation.
There are some fantastic turns of phrase here, starting from the very beginning: "They cursed god and the human race; and they cursed the time and the place and the seed of their birth."
Enjoy!
Bestemmiavano Dio e lor parenti,
l'umana spezie e 'l loco e 'l tempo e 'l seme
di lor semenza e di lor nascimenti.
Poi si ritrasser tutte quante insieme,
forte piangendo, a la riva malvagia
ch'attende ciascun uom che Dio non teme.
Caron dimonio, con occhi di bragia
loro accennando, tutte le raccoglie;
batte col remo qualunque s'adagia.
Come d'autunno si levan le foglie
l'una appresso de l'altra, fin che 'l ramo
vede a la terra tutte le sue spoglie,
similemente il mal seme d'Adamo
gittansi di quel lito ad una ad una,
per cenni come augel per suo richiamo.
Così sen vanno su per l'onda bruna,
e avanti che sien di là discese,
anche di qua nuova schiera s'auna.
«Figliuol mio», disse 'l maestro cortese,
«quelli che muoion ne l'ira di Dio
tutti convegnon qui d'ogne paese;
e pronti sono a trapassar lo rio,
ché la divina giustizia li sprona,
sì che la tema si volve in disio.
Quinci non passa mai anima buona;
e però, se Caron di te si lagna,
ben puoi sapere omai che 'l suo dir suona».
Finito questo, la buia campagna
tremò sì forte, che de lo spavento
la mente di sudore ancor mi bagna.
La terra lagrimosa diede vento,
che balenò una luce vermiglia
la qual mi vinse ciascun sentimento;
e caddi come l'uom cui sonno piglia.
Dante's Inferno, Canto III, 100-133
Our last Dante Moment of the Day came on Sept. 26 (yes, of last year, non ci posso credere!), if you want to see where we left off.
Next stop: CANTO IV!!!
Thursday, January 08, 2009
Proposed Boycott of Jewish stores in Rome Shelved
A story from today's Il Corriere della Sera on a proposal, quickly rescinded, to boycott Jewish stores in Rome to protest the attacks in Gaza:
Boicottaggio dei negozi ebrei a Roma: Scoppia la polemica
Il sindacato Flaica precisa: «Non esiste nessuna lista né sarà diffusa». Sdegno del mondo politico.
ROMA - Una proposta rinnegata nell'arco di 24 ore. Il tempo sufficiente però per far alzare un polverone. È quella avanzata ieri dal sindacato Flaica-Uniti- Cub: boicottare i negozi della comunità israeliana a Roma per protesta contro l'attacco di Israele alla Striscia di Gaza.
Il segretario provinciale del sindacato Flaica Cub, Giancarlo Desiderati fa marcia indietro e tiene a precisare: «Non esiste né sarà diffusa nessuna lista dei negozi in cui non comprare perchè appartenenti ad esponenti della comunità israeliana».
Desiderati precisa che «non è mai stata nominata nei nostri comunicati la comunità ebraica Romana, a cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le sofferenze che ha subito nel passato e che riconosciamo quale composta da cittadini e lavoratori onesti».
«Condanniamo - spiega Desiderati - a prescindere qualunque forma di antisemitismo di destra e di sinistra e siamo per l'integrazione completa di tutte le etnie culturali. Quello che proponiamo con la nostra iniziativa è il boicottaggio finale di Israele perchè chiunque usi mezzi militari contro civili inermi, sia palestinesi che israeliani, commette un crimine contro la vita umana: il boicottaggio economico deve impedire di continuare ad acquistare altri armi da guerra».
LO SDEGNO DEL MONDO POLITICO- «L'idea di proporre il boicottaggio dei negozi gestiti da cittadini romani di religione ebraica è aberrante e gravissima» afferma il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. «Le liste di proscrizione delle attività commerciali - spiega - hanno il solo effetto di riportarci ad un passato agghiacciante, che non vogliamo più ripetere come se la storia non insegnasse niente.
Cosi si accetta una logica di guerra senza fine e senza orizzonti».
«Non è in questo modo - sottolinea Marrazzo - che si sostiene la causa palestinese nè tantomeno oggi la gente di Gaza. Cancellando tolleranza e rispetto dal proprio codice civile si facilita solo la cultura dello scontro e della barbarie. Alla Comunità ebraica di Roma e agli esercenti, esprimo la mia più forte vicinanza e solidarietà».
LA COMUNITA' EBRAICA - Il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, ha ringraziato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti che si è recato simbolicamente al ghetto, dopo le dichiarazioni del sindacato Flaica-Uniti-Cub.
Un gesto che Pacifici ha definito «di qualche folle che sappiamo rappresenta poco sia all'interno del sindacato che dei sentimenti della cittadinanza romana. Questo tuo gesto ci conforta e, come Comunità, ci teniamo pronti a fare qualunque cosa che possa portare a un clima di distensione nella città con tutte le forze politiche, con la società civile e, se posso dirlo, con il mondo islamico». «A scanso di equivoci - ha detto Zingaretti - era giusto lanciare un segnale perchè nessuno si può permettere di evocare atti o comportamenti dall'inequivocabile sapore antisemita e razzista».
«In questo caso - ha proseguito - la marginalità non può pretendere di avere sconti. È un atto intollerabile che va censurato: si tratta di posizioni isolate e sicuramente da condannare».
LA DENUNCIA -Il presidente della comunità ebraica romana Pacifici ha poi precisato che il sindacato Flaica-Uniti-Cub ha fatto un passo indietro correggendo il tiro sul boicottaggio annunciato.
Se nel comunicato originale si parlava di boicotaggio dei «negozi del commercio a Roma che si rifanno alla comunità israelitica» nella nuova versione diffusa giovedì mattina si citavano soltanto «i prodotti israeliani».
Questo non basta comunque ad evitare una denuncia - da parte dello stesso Pacifici - nei confronti del sindacato per istigazione all’odio razziale. «Il comunicato uscito già da tre giorni - ha spiegato il presidente della comunità ebraica - era sul boicottaggio delle merci e della comunità ebraica di Roma. La comunità - ha annunciato - farà querela secondo i criteri della legge Mancino per istigazione all’odio razziale. Per questo - ha puntualizzato - è stato cambiato il testo del messaggio in ’boicottaggio delle merci israeliane’.- Se c’è stato un ripensamento - ha aggiunto - ce lo spieghino meglio».
Lo stesso Pacifici ha distribuito le copie del primo comunicato diffuso della prima versione del comunicato della Flaica-Uniti-Cub nella quale si legge «boicottaggio degli acquisti dei negozi del commercio a Roma che si rifanno alla comunità israelitica romana molto diffusa nei negozi di abbigliamento a Roma».
IL SINDACO - Non è mancata la posizione del sindaco Alemanno: «Nell'esprimere una condanna quanto mai ferma e intransigente sull'ipotesi di boicottaggio dei negozi di proprietà di ebrei, ricordo agli ideatori di questa pessima trovata che analoghe iniziative sono già state prese, nella seconda metà degli anni '30 del secolo scorso e che hanno fatto da prodromo alle Leggi Razziali».
«Per ribadire la vicinanza mia personale e dell'intera città alla Comunità ebraica - ha proseguito il sindaco - mi recherò, insieme al presidente della comunità, Riccardo Pacifici, nei negozi di via del Corso e delle altre vie centrali di Roma».
Boicottaggio dei negozi ebrei a Roma: Scoppia la polemica
Il sindacato Flaica precisa: «Non esiste nessuna lista né sarà diffusa». Sdegno del mondo politico.
ROMA - Una proposta rinnegata nell'arco di 24 ore. Il tempo sufficiente però per far alzare un polverone. È quella avanzata ieri dal sindacato Flaica-Uniti- Cub: boicottare i negozi della comunità israeliana a Roma per protesta contro l'attacco di Israele alla Striscia di Gaza.
Il segretario provinciale del sindacato Flaica Cub, Giancarlo Desiderati fa marcia indietro e tiene a precisare: «Non esiste né sarà diffusa nessuna lista dei negozi in cui non comprare perchè appartenenti ad esponenti della comunità israeliana».
Desiderati precisa che «non è mai stata nominata nei nostri comunicati la comunità ebraica Romana, a cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le sofferenze che ha subito nel passato e che riconosciamo quale composta da cittadini e lavoratori onesti».
«Condanniamo - spiega Desiderati - a prescindere qualunque forma di antisemitismo di destra e di sinistra e siamo per l'integrazione completa di tutte le etnie culturali. Quello che proponiamo con la nostra iniziativa è il boicottaggio finale di Israele perchè chiunque usi mezzi militari contro civili inermi, sia palestinesi che israeliani, commette un crimine contro la vita umana: il boicottaggio economico deve impedire di continuare ad acquistare altri armi da guerra».
LO SDEGNO DEL MONDO POLITICO- «L'idea di proporre il boicottaggio dei negozi gestiti da cittadini romani di religione ebraica è aberrante e gravissima» afferma il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. «Le liste di proscrizione delle attività commerciali - spiega - hanno il solo effetto di riportarci ad un passato agghiacciante, che non vogliamo più ripetere come se la storia non insegnasse niente.
Cosi si accetta una logica di guerra senza fine e senza orizzonti».
«Non è in questo modo - sottolinea Marrazzo - che si sostiene la causa palestinese nè tantomeno oggi la gente di Gaza. Cancellando tolleranza e rispetto dal proprio codice civile si facilita solo la cultura dello scontro e della barbarie. Alla Comunità ebraica di Roma e agli esercenti, esprimo la mia più forte vicinanza e solidarietà».
LA COMUNITA' EBRAICA - Il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, ha ringraziato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti che si è recato simbolicamente al ghetto, dopo le dichiarazioni del sindacato Flaica-Uniti-Cub.
Un gesto che Pacifici ha definito «di qualche folle che sappiamo rappresenta poco sia all'interno del sindacato che dei sentimenti della cittadinanza romana. Questo tuo gesto ci conforta e, come Comunità, ci teniamo pronti a fare qualunque cosa che possa portare a un clima di distensione nella città con tutte le forze politiche, con la società civile e, se posso dirlo, con il mondo islamico». «A scanso di equivoci - ha detto Zingaretti - era giusto lanciare un segnale perchè nessuno si può permettere di evocare atti o comportamenti dall'inequivocabile sapore antisemita e razzista».
«In questo caso - ha proseguito - la marginalità non può pretendere di avere sconti. È un atto intollerabile che va censurato: si tratta di posizioni isolate e sicuramente da condannare».
LA DENUNCIA -Il presidente della comunità ebraica romana Pacifici ha poi precisato che il sindacato Flaica-Uniti-Cub ha fatto un passo indietro correggendo il tiro sul boicottaggio annunciato.
Se nel comunicato originale si parlava di boicotaggio dei «negozi del commercio a Roma che si rifanno alla comunità israelitica» nella nuova versione diffusa giovedì mattina si citavano soltanto «i prodotti israeliani».
Questo non basta comunque ad evitare una denuncia - da parte dello stesso Pacifici - nei confronti del sindacato per istigazione all’odio razziale. «Il comunicato uscito già da tre giorni - ha spiegato il presidente della comunità ebraica - era sul boicottaggio delle merci e della comunità ebraica di Roma. La comunità - ha annunciato - farà querela secondo i criteri della legge Mancino per istigazione all’odio razziale. Per questo - ha puntualizzato - è stato cambiato il testo del messaggio in ’boicottaggio delle merci israeliane’.- Se c’è stato un ripensamento - ha aggiunto - ce lo spieghino meglio».
Lo stesso Pacifici ha distribuito le copie del primo comunicato diffuso della prima versione del comunicato della Flaica-Uniti-Cub nella quale si legge «boicottaggio degli acquisti dei negozi del commercio a Roma che si rifanno alla comunità israelitica romana molto diffusa nei negozi di abbigliamento a Roma».
IL SINDACO - Non è mancata la posizione del sindaco Alemanno: «Nell'esprimere una condanna quanto mai ferma e intransigente sull'ipotesi di boicottaggio dei negozi di proprietà di ebrei, ricordo agli ideatori di questa pessima trovata che analoghe iniziative sono già state prese, nella seconda metà degli anni '30 del secolo scorso e che hanno fatto da prodromo alle Leggi Razziali».
«Per ribadire la vicinanza mia personale e dell'intera città alla Comunità ebraica - ha proseguito il sindaco - mi recherò, insieme al presidente della comunità, Riccardo Pacifici, nei negozi di via del Corso e delle altre vie centrali di Roma».
Wednesday, January 07, 2009
Musical explosion from Puglia!
A short note about the three videos I just posted (see below for same date).
Some women go to the shoe store and go a little crazy.
Me? Well, every now and again I go to YouTube, and go a little crazy. That's because at times it's able to illustrate what I've seen in Italy, and then allow me to share it with you on this very blog.
When I returned from a vacation in Puglia in September of 2007, my mind was filled with entirely new images. I don't think that happens every day.
Afterall, I had already spent a lot of time in Italy. I had seen its countryside, its quaint towns, its majestic coastline.
But Puglia, well Puglia is something else entirely.
What captured my euphoria the best was a CD I bought in Lecce called "Glocalizm Vol I: Samples, Traditionals & Folk!!" (yes, the album title includes two exclamation points; see photo above).
It's traditional folk music from Puglia but remixed by Italian DJ Stefano Miele. That combination makes it hard to find in the States, and when I first returned from Puglia, I had trouble finding much on the Web about it.
Until now that is!
How often can we say we're hearing something we have NEVER heard before? How often can we say we've heard something out of this world?
Yeah, that's what I'm saying.
One of the thrilling discoveries is the Arabic underpinning of the music.
It's part and parcel of a region that offers the same things as many other areas of Italy -- countless groves of olive trees; picturesque beachfront towns; simple but powerful food -- yet serves them all up in brilliant Technicolor and with a nod to a unique cultural history that's included for better or for worse long periods of domination by foreign invaders (i.e. the Moors).
Enjoy these videos! They bring us a little piece of Puglia right here on Ciambellina.
Rosapaeda al premio carosone (more music from Puglia)
Another song -- blessedly found on YouTube!!! -- from a great album I bought in Puglia.
Tuesday, January 06, 2009
Oroscopo 2009 Paolo Fox - Pesci
Ah yes my horoscope for 2009. Apparently, 2008 was crappy and it was all due to Saturn! Who knew?
But never fear: Paolo says by June, it should all clear up.
Worth watching just to see how wacky Italian television is (for example, the camera work. WTF?!)
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