Trovato sul forum 'Scioglilingua' al sito del Corriere della Sera....
Un lettore scrive: "Fino a ieri pensavo non esistesse una parola o un'espressione peggiore di "bi-partisan", con quest'idea di inciucio e di intrallazzo tipico italiano (come abbiamo fatto a non inventare noi questa parola?). Ma ieri ho scoperto che c'è di peggio. La sua storpiatura pseudo-anglosassone: "bai-partisan". Che meraviglia."
Il Corriere risponde: "Anche Fabio Ricci mi scrive perentorio: "Ascolto con orrore giornalisti che pronunciano ‘bipartisan’ all’inglese: ‘baipartisan’. Dimenticano che in questo caso il suffisso ‘-bi’ viene dal latino ‘bis’ e conseguentemente va pronunciato in Italiano. Inoltre non mi pare di ravvisare in ‘partisan’ una provenienza inglese”.
"Una lettrice che si firma col solo nome (Eleonora) è invece più cauta: “Ho sentito alla tivù un nostro parlamentare, nonché ex Ministro, pronunciare la parola ‘bipartisan’ all’inglese. E’ corretta questa pronuncia?”. '
"Sì, è corretta, perché, di fatto, la parola è angloamericana. E come tale la riporta anche lo Zingarelli, sempre prontissimo a infilzare neologismi e termini d’importazione. E’ un “aggettivo invariabile di uso politico detto di linea politica o provvedimento sostenuti dalla maggioranza e dall’opposizione”. La questione linguistica finisce qui. Resta da fare un’osservazione. Solitamente, in casi come questo, quando entra nell’uso un termine straniero che foneticamente può essere letto in Italiano, accade quasi sempre che sia assimilato nella pronuncia alla nostra lingua. Sarebbe allora curioso fare una lista dei politici e dei giornalisti che preferiscono dire “baipartisan” piuttosto che “bipartisan”. Significa che, in cuor loro credono poco al maggioritario e sono rimasti legati ai vecchi partitini. I dizionari etimologici per una parola come “bipartitismo”, vicina all’area di “bipartisan”, attestano una doppia possibile etimologia a calco: può venire (come è più probabile) dal francese “bipartitisme” (1948) oppure dall’inglese “bipartisan” (1909). Ma appunto da noi stenta a crescere la cultura politica del “bipartitismo” e allora è logico che di fronte a un “bipartisan”, qualcuno preferisca sottolineare con la pronuncia “baipartisan” la propria estraneità."
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