From the Corriere della Sera:
Il Papa: «Obama promuova la pace»
Messaggio del pontefice: realizzi cooperazione. E Sarkozy: ho fretta di cambiare il mondo con lui
MILANO - Il Papa nel giorno dell'insediamento di Barak Obama quale 44esimo presidente degli Stati Uniti «prega» perchè il neo presidente americano promuova «comprensione, cooperazione e pace tra le nazioni».
Lo afferma un telegramma di Benedetto XVI al neopresidente, che ha iniziato la sua prima giornata alla guida degli Stati Uniti partecipando a una cerimonia religiosa alla chiesa episcopale St. John's, di fronte alla Casa Bianca.
Il Papa auspica che sotto la sua leadership «il popolo americano continui a trovare nella sua significativa eredità religiosa e politica i valori spirituali e i principi etici richiesti dal cooperare nella costruzione di una società libera e giusta, segnata dal rispetto della dignità, uguaglianza e diritti di tutti i suoi membri, specialmente i poveri, gli emarginati e chi non ha voce».
I LEADER MONDIALI - Ma quella di Benedetto XVI non è ovviamente l'unica voce che si leva nel giorno dell'insediamento. Messaggi di auguri, di felicitazione e di incoraggiamento sono stati inviati alla Casa Bianca da leader e capi di Stato di varie parti del mondo.
La regina Elisabetta II d'Inghilterra ha mandato un messaggio personale di auguri Obama. Non sono note le parole della monarca che è probabilmente l'assoluta veterana degli ambienti diplomatici e istituzionali, visto che da quando è diventata regina, nel 1952, ha incontrato personalmente ogni singolo presidente americano, con l'eccezione di Lyndon Johnson.
Quando Obama avrà fatto il suo giuramento, la sovrana d'Inghilterra avrà visto ben 12presidenti servire gli Usa nel corso del suo regno. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha invece fatto sapere di avere «fretta» di vedere che l'insediamento di Obama sia compiuto «per poter cambiare il mondo con lui».
Il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, ha invece sottolineato che «su di lui si sono concentrate grandi speranze e tante attenzioni. Credo che quello che bisogna fare è mandare gli auguri più affettuosi e calorosi affinchè possa essere all'altezza delle attese da parte non solo degli americani ma di tutto il mondo».
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