Wednesday, September 17, 2008

An Italian in Atlanta

Last week when I attended my first meeting of the Italian Conversation Club of Atlanta, I met an Italian engineer named Francesco. (Engineers, Italian and otherwise, seem to find me!)

He lives in Milan and has a temporary stint working at Georgia Tech here in Atlanta.

And he writes a blog in Italian about his experiences in America (or really, in Atlanta, which is something in its own right!).

He chose a cute name for the blog and it's very entertaining! He's discovering things that would give many Italians pause -- stuff like boiled peanuts and the fact that if you want to order a prosecco and you're under 50, you're going to need to show your ID.

Here's the link:

http://frankiegoestoatlanta.blogspot.com

And below is an excerpt from his blog in which he tells of his first encounter with the (silly) produce watering-systems you find in supermarkets (The first line is classic: "Americans are strange -- we know this.")

"Gli americani sono strani, lo sappiamo. Molto strani. Ma riescono ad inventare cose veramente fuori dalla portata della più fervida immaginazione.

Ieri ero al supermercato a fare la spesa, un bel supermercato dove si possono comprare anche i cibi freschi. Ero vicino al reparto della frutta e della verdura esposte a vista, con le cassette come da noi, e stavo cercando di decidere quale succo di frutta avesse la confezione più piccola.

Ad un certo punto sento un tuono da temporale. Penso: cavolo, ok che fuori piove, ma sentirsi cosi tanto... Al che mi giro, e vedo che lo scaffale frigorifero dove c'è la verdura stava innaffiando automaticamente il suo freschissimo contenuto.

Per dare l'idea di un cibo fresco, e che più fresco non si può, ti fanno sentire anche il suono del temporale quando annaffiano la verdura. E tu, contento, la compri come se fosse appena colta dal campo. Ancora umida di pioggia."

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