(Ah the legacy of Jeff Foxworthy!)
Dalla nostra amica, Ilaria, che è toscanissima!
Sei Toscano se.... ("You're from Tuscany if....")
Sei Toscano se...ti scappa detto un: 'maremma maiala!' anche quando non dovresti.
Sei Toscano se ... hai sempre la battuta pronta...
Sei Toscano se ... sei stanco della 'coha hola con la hannuccia horta horta'...
Sei Toscano se.. mangi i crostini neri fatti con i fegatelli...
Sei Toscano se.. oltre alla C strascicata, basta muoversi di qualche chilometro per sentire l'accento che cambia: si passa da un 'boia deh!' di Livorno, ad un 'icchè tu vvoi, icchè tu dici...' di Firenze, ad un 'maiala!' di Siena..ad un 'Alò' di Arezzo e chi più ne ha, più ne metta!..
Sei Toscano se.. sai fare le imitazioni degli accenti della tua regione..
Sei Toscano se.. riesci a sdrammatizzare tutte le peggio situazioni con una battuta...
Sei Toscano se.. alla fiera mangi i brigidini...
Sei Toscano se.. a Natale mangi cantuccini e li inzuppi nel vin santo.
Sei Toscano se.. pensi 'noi in toscana abbiamo tutto, mare montagne colline'...
Sei Toscano se.. ti senti orgoglioso del tuo accento, anche quando ti prendono in giro...
Sei Toscano se.. pensi 'eh, ma noi si!!! noi parliamo l'italiano, l'italiano puro!!!'
Sei Toscano se.. sai che tra livornesi e pisani c'è l'odio...
Sei Toscano se.. tutti ti fanno i complimenti per l'accento...
Sei Toscano se.. dici A ME MI...
Sei Toscano se.. ti vanti di esser della stessa regione di Ceccherini, Nuti, Pieraccioni, Benigni, Dante e Leonardo...
Sei Toscano se.. quando ti dicono 'Voi toscani non avete un dialetto', tu rispondi in dialetto stretto e loro 'un'intendano nulla'!
Sei Toscano se.. quando ti imitano nel modo di parlare, rispondi con un sorriso: 'E un ti riesce, gnamo, t'insegno io..'
Sei Toscano se.. almeno una volta da piccolo sei andato al Carnevale di Viareggio...
Sei Toscano se.. dici 'ma che ssei grullo?'...
Sei Toscano se.. mangi i cenci...
Sei Toscano se.. esclami 'SIE!' quando qualcuno spara una cazzata..
Sei Toscano se.. i verbi li dici a metà o li abbrevi: FO, VO, VEDE', ANDA', VENI' ecc ecc...
Sei Toscano se.. dici 'I su fratello', 'Mi mà', 'I mi babbo' o 'Mi pà', 'I
mi amico'...
Sei Toscano se.. dici 'CHETATI!' parecchio convinto invece di 'stai zitto!'...
Sei Toscano se.. chiami la sigaretta 'CICCHINO'...
Sei Toscano se.. mangi le Pappardelle Al Sugo di Cinghiale o di Lepre...
Sei Toscano se.. sai fare sempre casino, metti allegria e sei molto accogliente con le persone...
Sei Toscano se.. chiami 'CENCIO' lo straccio per pulire...
Sei Toscano se.. chiami 'GRANATA' la scopa...
Sei Toscano se.. quando non te ne importa nulla di una cosa dici: 'MA M'IMPORTA UNA SEGA'...
Sei Toscano se.. soprattutto sei fiero di esserlo!!
....E IO LO SONO!!!!!!
Me = I write, I edit, I speak Italian, I teach & I do some translation, too. Plus, I love these little sugar-dusted donuts that the Italians call ciambelline. Ciambellina = Chah-Mm-Bayl-LEEna. Welcome & start reading!
Monday, September 29, 2008
Friday, September 26, 2008
Today's Dante Moment of the Day
We continue our journey with Charon, the white-haired ferryman, who has attempted to block Dante's way through the Underworld. Virgil, Dante's trusted guide, says not so fast Charon.
E 'l duca lui: «Caron, non ti crucciare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare».
Quinci fuor quete le lanose gote
al nocchier de la livida palude,
che 'ntorno a li occhi avea di fiamme rote.
Ma quell' anime, ch'eran lasse e nude,
cangiar colore e dibattero i denti,
ratto che 'nteser le parole crude.
Bestemmiavano Dio e lor parenti,
l'umana spezie e 'l loco e 'l tempo e 'l seme
di lor semenza e di lor nascimenti.
Poi si ritrasser tutte quante insieme,
forte piangendo, a la riva malvagia
ch'attende ciascun uom che Dio non teme.
Caron dimonio, con occhi di bragia
loro accennando, tutte le raccoglie;
batte col remo qualunque s'adagia.
Dante's Inferno, Canto III, 91-108
Our last Dante Moment of the Day came on Sept. 2, if you want to see where we left off.
E 'l duca lui: «Caron, non ti crucciare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare».
Quinci fuor quete le lanose gote
al nocchier de la livida palude,
che 'ntorno a li occhi avea di fiamme rote.
Ma quell' anime, ch'eran lasse e nude,
cangiar colore e dibattero i denti,
ratto che 'nteser le parole crude.
Bestemmiavano Dio e lor parenti,
l'umana spezie e 'l loco e 'l tempo e 'l seme
di lor semenza e di lor nascimenti.
Poi si ritrasser tutte quante insieme,
forte piangendo, a la riva malvagia
ch'attende ciascun uom che Dio non teme.
Caron dimonio, con occhi di bragia
loro accennando, tutte le raccoglie;
batte col remo qualunque s'adagia.
Dante's Inferno, Canto III, 91-108
Our last Dante Moment of the Day came on Sept. 2, if you want to see where we left off.
Thursday, September 25, 2008
Noia o disappunto
Ho trovato questa foto oggi sul sito fotografico, Flickr. C'è da dire che a volte la vita è veramente dura. Su, coraggio!
Monday, September 22, 2008
Il Tempo di Morire
C'è voluta solamente una decina di anni ma finalmente Il Nostro Inviato ha capito che Lucio Battisti è bravo e che la sua canzone "Il Tempo Di Morire" è mitica.
Gliel'ho detto che la canzone piace alla nostra amica Ilaria, e credo che l'abbia finalmente convinto che la canzone è forte!
Chissà? Forse fra poco capirà che la canzone "L'America" di Gianni Nannini è altrettanto mitica!
Nota bene: Il Nostro Inviato è partito l'altro ieri per Milano. Gli auguro un buon viaggio e aspetto con anticipazione quali regali lui riporti a casa.
Il libro che sto leggendo: La Bella Figura di Beppe Severgnini
Gliel'ho detto che la canzone piace alla nostra amica Ilaria, e credo che l'abbia finalmente convinto che la canzone è forte!
Chissà? Forse fra poco capirà che la canzone "L'America" di Gianni Nannini è altrettanto mitica!
Nota bene: Il Nostro Inviato è partito l'altro ieri per Milano. Gli auguro un buon viaggio e aspetto con anticipazione quali regali lui riporti a casa.
Il libro che sto leggendo: La Bella Figura di Beppe Severgnini
Saturday, September 20, 2008
Zidane: «Ho sbagliato. Mi pento.»
Incredibile!
Zinedine Zidane, il giocatore di calcio francese, ha ammesso di aver sbalgiato quando ha dato una testata a Marco Materazzi durante la partita Francia-Italia della Coppa Mondiale del 2006, dopo i due si sono scambiati parole in campo.
Io l'avevo sempre difeso ma ora al suo avviso, non si può difendere quello che ha fatto.
Ecco l'articolo dal Corriere della Sera:
Zidane e la testata a Materazzi: «Ho sbagliato. Mi pento»
L'ammissione al cugino: «Non dire mai più che ho fatto bene a dare quella testata. Non ho fatto bene e mi dispiace»
PARIGI - La confessione pubblica, l'ammissione di aver sbagliato con quella testata a Marco Materazzi non c'era mai stata. Eppure Zinedine Zidane, a qualcuno, ha detto «ho sbagliato, mi pento».
Lo rivela l'attesissimo libro, una biografia non autorizzata, «Zidane, una vita segreta», di cui fu misteriosamente rubato a due riprese, in marzo, il manoscritto.
L'AMMISSIONE AL CUGINO - Il libro, che esce il 24 settembre in Francia, è stato scritto dalla giornalista Besma Lahouri e rivela tutta una serie di «segreti» della vita privata, familiare e professionale del giocatore più amato della generazione «mondiale» dei Bleus.
In «Zidane, una vita segreta», la giornalista racconta, tra l’altro, del particolare dopo partita di Zidane, che dopo la sconfitta in finale non avrebbe raggiunse l’albergo della squadra con i suoi compagni, ma sarebbe prelevato dai fratelli Noureddine e Farid e portato a cena in un modesto ristorante di Berlino.
«A tavola - racconta il libro - Noureddine e Farid non hanno chiesto al fratello spiegazioni per la testata a Materazzi, limitandosi a consolarlo. Invano». Nel dicembre 2006, poi, in visita dai suoi parenti in Algeria, Zizou è tornato ad evocare la testata per replicare al cugino Akbou, un farmacista di 40 anni, uno dei pochi ad avere mantenuto sempre i contatti con la famiglia Zidane a Marsiglia.
«Hai fatto bene a dargli quella testata», avrebbe detto Akbou al cugino. Ma la risposta di Zidane sarebbe stata davvero stupefacente: «Non dire più che ho fatto bene. Perché non ho fatto bene e mi dispiace», avrebbe infatti replicato Zizou. Mostrando per la prima volta un segnale di pentimento per il gesto con il quale ha amaramente chiuso la sua carriera.
ALTRI SEGRETI - Francia-Arabia Saudita del 1998 e Francia-Italia del 2006: in entrambi i casi - una partita della prima fase dei mondiali e la finale di Berlino - Zinedine Zidane fu espulso. Eppure, nonostante quanto prescrive il regolamento Fifa, evitò il controllo antidoping prescritto in questi casi. Il libro contiene un capitolo contenente un paio di allusioni al «potere» di Zidane che, in qualche modo, gli avrebbe evitato due controlli «scomodi».
Suffragata dalla testimonianza di due medici Fifa, la notizia che Zidane non ha fatto il test antidoping nemmeno dopo essere stato espulso nella finale in Germania per la testata a Materazzi, viene attribuito nel libro allo statuto di «semidio» ormai raggiunto da Zizou nel mondo del calcio.
Zinedine Zidane, il giocatore di calcio francese, ha ammesso di aver sbalgiato quando ha dato una testata a Marco Materazzi durante la partita Francia-Italia della Coppa Mondiale del 2006, dopo i due si sono scambiati parole in campo.
Io l'avevo sempre difeso ma ora al suo avviso, non si può difendere quello che ha fatto.
Ecco l'articolo dal Corriere della Sera:
Zidane e la testata a Materazzi: «Ho sbagliato. Mi pento»
L'ammissione al cugino: «Non dire mai più che ho fatto bene a dare quella testata. Non ho fatto bene e mi dispiace»
PARIGI - La confessione pubblica, l'ammissione di aver sbagliato con quella testata a Marco Materazzi non c'era mai stata. Eppure Zinedine Zidane, a qualcuno, ha detto «ho sbagliato, mi pento».
Lo rivela l'attesissimo libro, una biografia non autorizzata, «Zidane, una vita segreta», di cui fu misteriosamente rubato a due riprese, in marzo, il manoscritto.
L'AMMISSIONE AL CUGINO - Il libro, che esce il 24 settembre in Francia, è stato scritto dalla giornalista Besma Lahouri e rivela tutta una serie di «segreti» della vita privata, familiare e professionale del giocatore più amato della generazione «mondiale» dei Bleus.
In «Zidane, una vita segreta», la giornalista racconta, tra l’altro, del particolare dopo partita di Zidane, che dopo la sconfitta in finale non avrebbe raggiunse l’albergo della squadra con i suoi compagni, ma sarebbe prelevato dai fratelli Noureddine e Farid e portato a cena in un modesto ristorante di Berlino.
«A tavola - racconta il libro - Noureddine e Farid non hanno chiesto al fratello spiegazioni per la testata a Materazzi, limitandosi a consolarlo. Invano». Nel dicembre 2006, poi, in visita dai suoi parenti in Algeria, Zizou è tornato ad evocare la testata per replicare al cugino Akbou, un farmacista di 40 anni, uno dei pochi ad avere mantenuto sempre i contatti con la famiglia Zidane a Marsiglia.
«Hai fatto bene a dargli quella testata», avrebbe detto Akbou al cugino. Ma la risposta di Zidane sarebbe stata davvero stupefacente: «Non dire più che ho fatto bene. Perché non ho fatto bene e mi dispiace», avrebbe infatti replicato Zizou. Mostrando per la prima volta un segnale di pentimento per il gesto con il quale ha amaramente chiuso la sua carriera.
ALTRI SEGRETI - Francia-Arabia Saudita del 1998 e Francia-Italia del 2006: in entrambi i casi - una partita della prima fase dei mondiali e la finale di Berlino - Zinedine Zidane fu espulso. Eppure, nonostante quanto prescrive il regolamento Fifa, evitò il controllo antidoping prescritto in questi casi. Il libro contiene un capitolo contenente un paio di allusioni al «potere» di Zidane che, in qualche modo, gli avrebbe evitato due controlli «scomodi».
Suffragata dalla testimonianza di due medici Fifa, la notizia che Zidane non ha fatto il test antidoping nemmeno dopo essere stato espulso nella finale in Germania per la testata a Materazzi, viene attribuito nel libro allo statuto di «semidio» ormai raggiunto da Zizou nel mondo del calcio.
Friday, September 19, 2008
Cantina Venosa Vignali Aglianico Del Vulture '03
The Wine Library, in Springfield, N.J., sent an email this morning saying the New York Times' article on aglianico helped the retailer move 85 cases of the Cantina Venosa Vignali Aglianico Del Vulture '03 before 11 a.m. on Wednesday (the day the story appeared).
That wine was the New York Times' top pick for taste and value. (I linked to the online story on Tuesday and casually mentioned that Ciambellina had been writing about aglianico a year ago!)
At $10, the Cantina Venose Vignali was the only wine tested that a "normal person" (i.e. someone like me) could reasonably afford on a regular basis.
Indeed, Gary V., a rabid football fan and the wine guru at the Wine Library says: "Out of the 10 wines that made the NYT list, the Cantina Venosa was the ONLY one that was under $20. In fact, we have it on sale for $9.99....The next best of the Top 10 list was $22 and they only went up from there!"
I think most people are looking for every-day wines. The special bottle of champagne or the $100 bottle of Solaia -- who drinks those wines every day? No one I am writing about. And I would guess most people have quite a few of the good bottles on hand.
I know at Casa Ciambellina, there are two bottles of champagne from France that have been chillin' like villains in the fridge for months.
But I digress!
If you want to order some aglianico from the Wine Library, call 888-980-9463 or go here http://winelibrary.com/
That wine was the New York Times' top pick for taste and value. (I linked to the online story on Tuesday and casually mentioned that Ciambellina had been writing about aglianico a year ago!)
At $10, the Cantina Venose Vignali was the only wine tested that a "normal person" (i.e. someone like me) could reasonably afford on a regular basis.
Indeed, Gary V., a rabid football fan and the wine guru at the Wine Library says: "Out of the 10 wines that made the NYT list, the Cantina Venosa was the ONLY one that was under $20. In fact, we have it on sale for $9.99....The next best of the Top 10 list was $22 and they only went up from there!"
I think most people are looking for every-day wines. The special bottle of champagne or the $100 bottle of Solaia -- who drinks those wines every day? No one I am writing about. And I would guess most people have quite a few of the good bottles on hand.
I know at Casa Ciambellina, there are two bottles of champagne from France that have been chillin' like villains in the fridge for months.
But I digress!
If you want to order some aglianico from the Wine Library, call 888-980-9463 or go here http://winelibrary.com/
Stefano Ramunno, part deux
A long time ago, I wrote a post about an artist based in Florence by the name of Stefano Ramunno.
He creates drawings and watercolors of some of Florence's most famous sites, but he does it with a bit of whimsy.
One drawing features the Duomo in the background, and a clothesline with a clergy's garments drying in the breeze in the foreground. I bought a bunch of small watercolors from him, some framed, some not, and I gave them as gifts or hung them around the house.
Reading back through old comments, I realized a Ciambellina reader very helpfully posted Stefano's Web site.
Here it is:
http://www.stefanoramunno.it/
His shop remains at Via Romana, 18-20r, Florence.
As someone who lived in Florence, I can tell you his works make the perfect keepsake. Here's a photo of one of the works I bought from him.
He creates drawings and watercolors of some of Florence's most famous sites, but he does it with a bit of whimsy.
One drawing features the Duomo in the background, and a clothesline with a clergy's garments drying in the breeze in the foreground. I bought a bunch of small watercolors from him, some framed, some not, and I gave them as gifts or hung them around the house.
Reading back through old comments, I realized a Ciambellina reader very helpfully posted Stefano's Web site.
Here it is:
http://www.stefanoramunno.it/
His shop remains at Via Romana, 18-20r, Florence.
As someone who lived in Florence, I can tell you his works make the perfect keepsake. Here's a photo of one of the works I bought from him.
Wednesday, September 17, 2008
An Italian in Atlanta
Last week when I attended my first meeting of the Italian Conversation Club of Atlanta, I met an Italian engineer named Francesco. (Engineers, Italian and otherwise, seem to find me!)
He lives in Milan and has a temporary stint working at Georgia Tech here in Atlanta.
And he writes a blog in Italian about his experiences in America (or really, in Atlanta, which is something in its own right!).
He chose a cute name for the blog and it's very entertaining! He's discovering things that would give many Italians pause -- stuff like boiled peanuts and the fact that if you want to order a prosecco and you're under 50, you're going to need to show your ID.
Here's the link:
http://frankiegoestoatlanta.blogspot.com
And below is an excerpt from his blog in which he tells of his first encounter with the (silly) produce watering-systems you find in supermarkets (The first line is classic: "Americans are strange -- we know this.")
"Gli americani sono strani, lo sappiamo. Molto strani. Ma riescono ad inventare cose veramente fuori dalla portata della più fervida immaginazione.
Ieri ero al supermercato a fare la spesa, un bel supermercato dove si possono comprare anche i cibi freschi. Ero vicino al reparto della frutta e della verdura esposte a vista, con le cassette come da noi, e stavo cercando di decidere quale succo di frutta avesse la confezione più piccola.
Ad un certo punto sento un tuono da temporale. Penso: cavolo, ok che fuori piove, ma sentirsi cosi tanto... Al che mi giro, e vedo che lo scaffale frigorifero dove c'è la verdura stava innaffiando automaticamente il suo freschissimo contenuto.
Per dare l'idea di un cibo fresco, e che più fresco non si può, ti fanno sentire anche il suono del temporale quando annaffiano la verdura. E tu, contento, la compri come se fosse appena colta dal campo. Ancora umida di pioggia."
He lives in Milan and has a temporary stint working at Georgia Tech here in Atlanta.
And he writes a blog in Italian about his experiences in America (or really, in Atlanta, which is something in its own right!).
He chose a cute name for the blog and it's very entertaining! He's discovering things that would give many Italians pause -- stuff like boiled peanuts and the fact that if you want to order a prosecco and you're under 50, you're going to need to show your ID.
Here's the link:
http://frankiegoestoatlanta.blogspot.com
And below is an excerpt from his blog in which he tells of his first encounter with the (silly) produce watering-systems you find in supermarkets (The first line is classic: "Americans are strange -- we know this.")
"Gli americani sono strani, lo sappiamo. Molto strani. Ma riescono ad inventare cose veramente fuori dalla portata della più fervida immaginazione.
Ieri ero al supermercato a fare la spesa, un bel supermercato dove si possono comprare anche i cibi freschi. Ero vicino al reparto della frutta e della verdura esposte a vista, con le cassette come da noi, e stavo cercando di decidere quale succo di frutta avesse la confezione più piccola.
Ad un certo punto sento un tuono da temporale. Penso: cavolo, ok che fuori piove, ma sentirsi cosi tanto... Al che mi giro, e vedo che lo scaffale frigorifero dove c'è la verdura stava innaffiando automaticamente il suo freschissimo contenuto.
Per dare l'idea di un cibo fresco, e che più fresco non si può, ti fanno sentire anche il suono del temporale quando annaffiano la verdura. E tu, contento, la compri come se fosse appena colta dal campo. Ancora umida di pioggia."
Tuesday, September 16, 2008
Aglianico in the New York Times tomorrow
The Wines of the Times column tomorrow will feature wines made from the aglianico grape.
Hey, Ciambellina readers: you read about it here a year ago!
We drank a lot of aglianico in Campania last year when we were visiting the town near Benevento that was the birthplace of Il Nostro Inviato's grandfather.
The article even mentions a wine producer I wrote about a few weeks ago: Tormaresca (though the Times drank a bottle from 2003, not 2006).
Man, if they were interested, they could have called me last year! Really, it just shows that Eric Asimov and I are on the same page. Heck, we even attended the same college!
Anyway, here's the article, which will appear in tomorrow's print edition:
Wines of The Times
An Italian Name Worth Practicing
By ERIC ASIMOV
Published: September 17, 2008
Aglianico wines, the leading red grape of southern Italy, seem to pass unnoticed by most people, which is a shame because they have so much pleasure to offer.
http://www.nytimes.com/2008/09/17/dining/reviews/17wine.html?ex=1379217600&en=0df158d5406a56be&ei=5124&partner=permalink&exprod=permalink
Hey, Ciambellina readers: you read about it here a year ago!
We drank a lot of aglianico in Campania last year when we were visiting the town near Benevento that was the birthplace of Il Nostro Inviato's grandfather.
The article even mentions a wine producer I wrote about a few weeks ago: Tormaresca (though the Times drank a bottle from 2003, not 2006).
Man, if they were interested, they could have called me last year! Really, it just shows that Eric Asimov and I are on the same page. Heck, we even attended the same college!
Anyway, here's the article, which will appear in tomorrow's print edition:
Wines of The Times
An Italian Name Worth Practicing
By ERIC ASIMOV
Published: September 17, 2008
Aglianico wines, the leading red grape of southern Italy, seem to pass unnoticed by most people, which is a shame because they have so much pleasure to offer.
http://www.nytimes.com/2008/09/17/dining/reviews/17wine.html?ex=1379217600&en=0df158d5406a56be&ei=5124&partner=permalink&exprod=permalink
Monday, September 15, 2008
Nino Franco Prosecco is here!
By that, I mean Nino Franco Rustico Prosecco di Valdobbiadene -- one of my favorite, favorite wines, and one of Italy's best exports -- is for sale at Kroger.
You know, the run-of-the-mill, not in any way high-end supermarket chain.
That Kroger! I saw it today while I was picking up a few things.
As Bob Dylan said, the times, they are-a-changin!
Of course, a bottle at Kroger costs $15.48, which Ciambellina knows is not a good price. I've bought it at the Wine Library in New Jersey for around $13.90.
But still. It's one more step in the Italianification of America!
Let's hear it for the Bel Paese!
You know, the run-of-the-mill, not in any way high-end supermarket chain.
That Kroger! I saw it today while I was picking up a few things.
As Bob Dylan said, the times, they are-a-changin!
Of course, a bottle at Kroger costs $15.48, which Ciambellina knows is not a good price. I've bought it at the Wine Library in New Jersey for around $13.90.
But still. It's one more step in the Italianification of America!
Let's hear it for the Bel Paese!
Firenze
I found this photo -- taken in Piazzale Michelangelo in Florence -- on Flickr and thought it was pretty cool. My thoughts -- 'Midnight in the Garden of Good and Evil' meets the city of Dante.
Friday, September 12, 2008
Italian Conversation Club -- of Atlanta!
Ieri sera ho parlato italiano dalle 8,00 fino alle 11,00!
E non sono dovuta andare in Italia o a New York.
Ero qui ad Atlanta!
Sono andata ad una cena organizzata dal Italian Conversation Club. Una volta al mese si organizza una cena qui ad Atlanta alla casa di un socio, con l'idea che si deve parlare italiano.
Infatti, all'ingresso, c'era un cartello su cui c'era scritto: "Qui si parla italiano."
In practica c'erano tante persone che invece parlavano inglese, ma io ho incontrato quasi subito un ragazzo da Moldova che parla bene l'italiano e Francesco, un ingegniere da Biella, e quindi ho potuto practicare alla grande!
Alla cena, c'era una trentina di persone -- Americani, Italiani, Europei, vecchi, giovani, pensionati, professionisti. Il club ha 1,200 soci!
E si mangiava bene! Il padrone di casa, Michele che è nato in Sicilia, ha preparato le melanzane grigliate (che erano squisite!), la pizza, gli spaghetti al pomodoro, insalata di mare fredda, ed un sacco di altri piatti.
Per entrare, bisogna o portare da mangiare o bere, o pagare $10. Mi sembra giusto -- se avessi pagato, avrei fatto un affare perché ad una ristorante avrei speso di più per pagare tutto quello che ho mangiato.
Io invece ho portato una bottiglia di dolcetto.
Conviene probabilmente spargere la voce in inglese ma ieri sera ho parlato italiano per tre ore e oggi non voglio fare altro!
Va bene: Looking for more information about the Italian Conversation Club?
www.ciancia.org
The site is actually chock full of information. It provides detailed instructions about hosting an Italian Conversation Club event. For example, your house should be able to hold 100 to 200 people! I'm trying to think if somehow our house could hold 100 people.....hmmm...
I think the next meeting/dinner will take place in Midtown (Atlanta) and I will post information about it as it gets closer.
Buon appetito e buon studio!
E non sono dovuta andare in Italia o a New York.
Ero qui ad Atlanta!
Sono andata ad una cena organizzata dal Italian Conversation Club. Una volta al mese si organizza una cena qui ad Atlanta alla casa di un socio, con l'idea che si deve parlare italiano.
Infatti, all'ingresso, c'era un cartello su cui c'era scritto: "Qui si parla italiano."
In practica c'erano tante persone che invece parlavano inglese, ma io ho incontrato quasi subito un ragazzo da Moldova che parla bene l'italiano e Francesco, un ingegniere da Biella, e quindi ho potuto practicare alla grande!
Alla cena, c'era una trentina di persone -- Americani, Italiani, Europei, vecchi, giovani, pensionati, professionisti. Il club ha 1,200 soci!
E si mangiava bene! Il padrone di casa, Michele che è nato in Sicilia, ha preparato le melanzane grigliate (che erano squisite!), la pizza, gli spaghetti al pomodoro, insalata di mare fredda, ed un sacco di altri piatti.
Per entrare, bisogna o portare da mangiare o bere, o pagare $10. Mi sembra giusto -- se avessi pagato, avrei fatto un affare perché ad una ristorante avrei speso di più per pagare tutto quello che ho mangiato.
Io invece ho portato una bottiglia di dolcetto.
Conviene probabilmente spargere la voce in inglese ma ieri sera ho parlato italiano per tre ore e oggi non voglio fare altro!
Va bene: Looking for more information about the Italian Conversation Club?
www.ciancia.org
The site is actually chock full of information. It provides detailed instructions about hosting an Italian Conversation Club event. For example, your house should be able to hold 100 to 200 people! I'm trying to think if somehow our house could hold 100 people.....hmmm...
I think the next meeting/dinner will take place in Midtown (Atlanta) and I will post information about it as it gets closer.
Buon appetito e buon studio!
Wednesday, September 10, 2008
Machiavelli: Philosophy, Rhetoric, & History
Email can be such a wonderful thing.
I looked at my email just now and saw the following magical words:
"Machiavelli: Philosophy, Rhetoric, & History"
Wow! Whoever sent it has my attention now!
Sure, it was a long, long, long time ago that I wrote my senior college thesis on Machiavelli, but the Mach doesn't pass out of one's life quickly.
Anyway, it's the title of a conference at Yale University in October.
Ok, so I probably can't go but somehow, just writing about the conference jumpstarts my internal life of the mind, and allows me to take a brief break from the drudgery of every day life.
It probably seems like I am a Dante-head, given the semi-regular Dante Moment of the Day posts.
But I've actually spent much more time puzzling over Machiavelli's prose. Was he a republican thinker? A fascist? A devil? Well, I think he was definitely a devil, as in, "You little devil, you!"
He produced just about every type of writing there is -- essays, plays, diplomatic writings, treatises, historical works. And like many of the best writers, he spent some very bitter moments in exile.
Here's to Machiavelli! And here are the details of the conference, just in case you are luckier than I am, and can attend.
"Machiavelli: Philosophy, Rhetoric, & History"
A conference sponsored by Beinecke Rare Book & Manuscript Library, Yale University
Friday and Saturday, October 17 – 18, 2008
This conference will provide a venue for a broad interdisciplinary exploration of Machiavelli as a political philosopher, historian, and literary figure in his own time and beyond.
Sessions will explore Machiavelli’s thought as it related to the ancient world, to the historical imagination and history writing, and to public opinion in his own day and earlier epochs, as well as consider the critical study and evaluation of Machiavelli in the twentieth century.
Open to the public without charge, but registration is required
Details and registration information: http://beinecke.library.yale.edu/machiavelli
I looked at my email just now and saw the following magical words:
"Machiavelli: Philosophy, Rhetoric, & History"
Wow! Whoever sent it has my attention now!
Sure, it was a long, long, long time ago that I wrote my senior college thesis on Machiavelli, but the Mach doesn't pass out of one's life quickly.
Anyway, it's the title of a conference at Yale University in October.
Ok, so I probably can't go but somehow, just writing about the conference jumpstarts my internal life of the mind, and allows me to take a brief break from the drudgery of every day life.
It probably seems like I am a Dante-head, given the semi-regular Dante Moment of the Day posts.
But I've actually spent much more time puzzling over Machiavelli's prose. Was he a republican thinker? A fascist? A devil? Well, I think he was definitely a devil, as in, "You little devil, you!"
He produced just about every type of writing there is -- essays, plays, diplomatic writings, treatises, historical works. And like many of the best writers, he spent some very bitter moments in exile.
Here's to Machiavelli! And here are the details of the conference, just in case you are luckier than I am, and can attend.
"Machiavelli: Philosophy, Rhetoric, & History"
A conference sponsored by Beinecke Rare Book & Manuscript Library, Yale University
Friday and Saturday, October 17 – 18, 2008
This conference will provide a venue for a broad interdisciplinary exploration of Machiavelli as a political philosopher, historian, and literary figure in his own time and beyond.
Sessions will explore Machiavelli’s thought as it related to the ancient world, to the historical imagination and history writing, and to public opinion in his own day and earlier epochs, as well as consider the critical study and evaluation of Machiavelli in the twentieth century.
Open to the public without charge, but registration is required
Details and registration information: http://beinecke.library.yale.edu/machiavelli
Tuesday, September 09, 2008
Vandalismi contro la sede di Forza Italia (Berlusconi)
I found this short news item today on Corriere Fiorentino, a service of Corriere della Sera.
Apparently, someone threw a piece of asphalt at a photo of Prime Minister Silvio Berlusconi that was hanging outside the Florence offices of his political party, Forza Italia.
Woops!
My favorite line: "Non ci faremo intimidire." ("We won't be intimidated.") Yeah, I would guess the Berlusconi folks know a thing or two about intimidation. Ask any journalist in Italy!
Here's the article:
«Un grosso pezzo di asfalto è stato lanciato la scorsa notte contro una foto di Silvio Berlusconi affissa a una delle tre vetrine esterne della sede di Forza Italia di piazza Pier Vettori a Firenze.
Il vetro non è andato in frantumi ma è visibilmente incrinato». Lo dice Tommaso Villa, coordinatore di Forza Italia Giovani a Firenze. L’atto vandalico - continua Villa - è stato segnalato da un gruppo di giovani attivisti del partito che stamani, intorno alle 8, erano andati nella sede per prendere il materiale per un volantinaggio da effettuare davanti alla facoltà di architettura dell’Università di Firenze.
Sul posto è intervenuta la Digos. Villa ha annunciato che Forza Italia presenterà una denuncia.
«PERSISTENTE CLIMA IDEOLOGICO». «Non credo che sia un episodio da sottovalutare: è confermata la persistenza di un preoccupante clima di odio ideologico e di intolleranza nella nostra città».
Lo afferma, in una nota, Bianca Maria Giocoli, capogruppo in consiglio comunale a Firenze di Forza Italia-Pdl, commentando l’atto vandalico compiuto la scorsa notte ai danni della sede di Forza Italia via Pier Vettori a Firenze.
«Non ci faremo intimidire - aggiunge Giocoli, insieme agli altri consiglieri comunali Paolo Amato, Jacopo Bianchi, Enrico Bosi, Massimo Pieri, Marco Stella e Gabriele Toccafondi - ma quanto avvenuto è purtroppo un effetto di una lotta politica che talvolta si basa solo ed esclusivamente sulla delegittimazione dell’ avversario.
Nei giorni scorsi sono apparse scritte intimidatorie contro l’assessore Graziano Cioni. Ieri l’atto vandalico contro la nostra sede: sarà opportuno che di questi episodi si occupi il comitato provinciale per l’ordine pubblico»
Apparently, someone threw a piece of asphalt at a photo of Prime Minister Silvio Berlusconi that was hanging outside the Florence offices of his political party, Forza Italia.
Woops!
My favorite line: "Non ci faremo intimidire." ("We won't be intimidated.") Yeah, I would guess the Berlusconi folks know a thing or two about intimidation. Ask any journalist in Italy!
Here's the article:
«Un grosso pezzo di asfalto è stato lanciato la scorsa notte contro una foto di Silvio Berlusconi affissa a una delle tre vetrine esterne della sede di Forza Italia di piazza Pier Vettori a Firenze.
Il vetro non è andato in frantumi ma è visibilmente incrinato». Lo dice Tommaso Villa, coordinatore di Forza Italia Giovani a Firenze. L’atto vandalico - continua Villa - è stato segnalato da un gruppo di giovani attivisti del partito che stamani, intorno alle 8, erano andati nella sede per prendere il materiale per un volantinaggio da effettuare davanti alla facoltà di architettura dell’Università di Firenze.
Sul posto è intervenuta la Digos. Villa ha annunciato che Forza Italia presenterà una denuncia.
«PERSISTENTE CLIMA IDEOLOGICO». «Non credo che sia un episodio da sottovalutare: è confermata la persistenza di un preoccupante clima di odio ideologico e di intolleranza nella nostra città».
Lo afferma, in una nota, Bianca Maria Giocoli, capogruppo in consiglio comunale a Firenze di Forza Italia-Pdl, commentando l’atto vandalico compiuto la scorsa notte ai danni della sede di Forza Italia via Pier Vettori a Firenze.
«Non ci faremo intimidire - aggiunge Giocoli, insieme agli altri consiglieri comunali Paolo Amato, Jacopo Bianchi, Enrico Bosi, Massimo Pieri, Marco Stella e Gabriele Toccafondi - ma quanto avvenuto è purtroppo un effetto di una lotta politica che talvolta si basa solo ed esclusivamente sulla delegittimazione dell’ avversario.
Nei giorni scorsi sono apparse scritte intimidatorie contro l’assessore Graziano Cioni. Ieri l’atto vandalico contro la nostra sede: sarà opportuno che di questi episodi si occupi il comitato provinciale per l’ordine pubblico»
Monday, September 08, 2008
Uva di Troia
Uva di Troia or Nero di Troia -- I've seen it now both ways -- is a grape grown primarily in southern Italy that makes for a great wine.
We first enjoyed Uva di Troia last year when we traveled through Puglia. Please note, kind readers, it's thought to have originated in Ancient Troy, hence the name.
Il Nostro Inviato found a bottle of Nero di Troia at the Dekalb Farmers Market here in Atlanta Saturday and we promptly drank it that night.
It was good! It's a hearty red, which went well with the grilled chicken and pasta he had prepared.
(Looking over this post, I realize I've neglected to mention another minor reason we like to drink Uva di Troia: the word troia in Italian means hoebag! You know, bitch. Che brutta troia. Kind of funny. He he he.)
Uva di Troia was one of three types of wine that we drank throughout Puglia -- the other two being Primitivo and Negroamaro. What's interesting is these wines are already making their way into bottle shops and restaurants in the U.S.
I don't know what you're drinking at dinner, but I would put aside the Merlot, the Shiraz, the Cabernet Sauvignon, and try these wines. You won't be disappointed!
Here are the details:
Bottaccia Puglia IGT 2005 Nero di Troia
Torre Quarto -- Cerignola (FG)
13 percent alcohol by volume
We first enjoyed Uva di Troia last year when we traveled through Puglia. Please note, kind readers, it's thought to have originated in Ancient Troy, hence the name.
Il Nostro Inviato found a bottle of Nero di Troia at the Dekalb Farmers Market here in Atlanta Saturday and we promptly drank it that night.
It was good! It's a hearty red, which went well with the grilled chicken and pasta he had prepared.
(Looking over this post, I realize I've neglected to mention another minor reason we like to drink Uva di Troia: the word troia in Italian means hoebag! You know, bitch. Che brutta troia. Kind of funny. He he he.)
Uva di Troia was one of three types of wine that we drank throughout Puglia -- the other two being Primitivo and Negroamaro. What's interesting is these wines are already making their way into bottle shops and restaurants in the U.S.
I don't know what you're drinking at dinner, but I would put aside the Merlot, the Shiraz, the Cabernet Sauvignon, and try these wines. You won't be disappointed!
Here are the details:
Bottaccia Puglia IGT 2005 Nero di Troia
Torre Quarto -- Cerignola (FG)
13 percent alcohol by volume
Berlusconi loses libel suit against The Economist
I can't find any word of this on the Corriere della Sera but Reuters is reporting that Italian Prime Minister Silvio Berlusconi has lost his lawsuit against The Economist, which in 2001 said he was unfit to lead Italy.
I remember that story -- I still have it!
Here's the story from Reuters:
ROME (Reuters) - Prime Minister Silvio Berlusconi lost a defamation suit he brought against The Economist over a 2001 cover story that accused him of being "unfit to lead Italy," the British news magazine said on Friday.
Berlusconi, one of Italy's richest men, was ordered to pay The Economist's legal costs of 25,000 euros ($35,760) after a Milan court rejected his libel claims.
The Economist's April 26, 2001, edition ran a front page photo of the media mogul with the headline: "Why Silvio Berlusconi is unfit to lead Italy."
It accused him of having conflicts of interest, analyzed his business empire and detailed trials against him, in an issue which came out just ahead of elections that Berlusconi won.
"They (The Economist's arguments) fully fall within the right to criticize, which is guaranteed by Article 21 of the constitution," Milan Judge Angelo Ricciardi wrote, in a copy of the ruling.
Berlusconi's attorney said he would lodge an immediate appeal.
"The Milan court is, in fact, mistaken in ruling lawful an article which in reality should have been considered offensive to the Honorable Berlusconi and was peppered with unfounded assertions," Fabio Lepri said in a statement.
"It is not by chance that the words of the Economist periodical, published shortly before the 2001 elections, have been disproved many times by the votes of the Italian people."
The judgment will do nothing to soften the conservative billionaire's frequent criticism of both the media and Italian judges, who he claims have unfairly targeted him since he entered politics in the early 1990s.
The Economist has repeatedly launched broadsides against Berlusconi, whose business empire spans television, publishing, film and top flight soccer team A.C. Milan.
Just before he narrowly lost his bid for re-election in 2006, the magazine ran a cover story saying "Basta, Berlusconi" ("Enough, Berlusconi"). When snap polls approached in April 2008, it told voters Berlusconi was "still unfit" to lead Italy.
The magazine accused the conservative billionaire in July of using his third term as prime minister largely to pursue his "personal and corporate interests."
The headline was "Berlusconi fiddles, Italy burns" and displayed a caricature of him in the likeliness of Roman emperor Nero.
"There is no hint of debate on the liberalizing measures that Italy's hidebound economy badly needs," it wrote.
Italy's economy shrank by 0.3 percent in the second quarter of the year compared with the first, and Economy Minister Giulio Tremonti has said growth will be "around zero" in 2008, underperforming the euro zone average.
I remember that story -- I still have it!
Here's the story from Reuters:
ROME (Reuters) - Prime Minister Silvio Berlusconi lost a defamation suit he brought against The Economist over a 2001 cover story that accused him of being "unfit to lead Italy," the British news magazine said on Friday.
Berlusconi, one of Italy's richest men, was ordered to pay The Economist's legal costs of 25,000 euros ($35,760) after a Milan court rejected his libel claims.
The Economist's April 26, 2001, edition ran a front page photo of the media mogul with the headline: "Why Silvio Berlusconi is unfit to lead Italy."
It accused him of having conflicts of interest, analyzed his business empire and detailed trials against him, in an issue which came out just ahead of elections that Berlusconi won.
"They (The Economist's arguments) fully fall within the right to criticize, which is guaranteed by Article 21 of the constitution," Milan Judge Angelo Ricciardi wrote, in a copy of the ruling.
Berlusconi's attorney said he would lodge an immediate appeal.
"The Milan court is, in fact, mistaken in ruling lawful an article which in reality should have been considered offensive to the Honorable Berlusconi and was peppered with unfounded assertions," Fabio Lepri said in a statement.
"It is not by chance that the words of the Economist periodical, published shortly before the 2001 elections, have been disproved many times by the votes of the Italian people."
The judgment will do nothing to soften the conservative billionaire's frequent criticism of both the media and Italian judges, who he claims have unfairly targeted him since he entered politics in the early 1990s.
The Economist has repeatedly launched broadsides against Berlusconi, whose business empire spans television, publishing, film and top flight soccer team A.C. Milan.
Just before he narrowly lost his bid for re-election in 2006, the magazine ran a cover story saying "Basta, Berlusconi" ("Enough, Berlusconi"). When snap polls approached in April 2008, it told voters Berlusconi was "still unfit" to lead Italy.
The magazine accused the conservative billionaire in July of using his third term as prime minister largely to pursue his "personal and corporate interests."
The headline was "Berlusconi fiddles, Italy burns" and displayed a caricature of him in the likeliness of Roman emperor Nero.
"There is no hint of debate on the liberalizing measures that Italy's hidebound economy badly needs," it wrote.
Italy's economy shrank by 0.3 percent in the second quarter of the year compared with the first, and Economy Minister Giulio Tremonti has said growth will be "around zero" in 2008, underperforming the euro zone average.
Sunday, September 07, 2008
Tuesday, September 02, 2008
Naples Soccer Fans, Secondo Tempo
It's hard to even begin to describe the video I just posted below.
Briefly, though, on Sunday, Naples soccer fans damaged buses, attacked train conductors and took over the Roma Termini train station by force on their way to a championship match between the Roma and Napoli soccer teams.
It was the latest in a long series of increasingly violent clashes among *some* Italian soccer fans. Such clashes, not unique to Italy, are more common in Europe, where fans are likelier to travel to away games to see their teams.
If you don't speak Italian, the video's images will tell the whole story.
If you do speak Italian, you'll hear that four train conductors were hurt and that the train was two hours late coming from Naples, where train personnel tried to persuade people who did not have tickets and simply wanted to cause trouble to exit the train.
Some of the fans threw small explosives, and wore ski masks not unlike what you would see on a bank robber, or more to the point, on a terrorist.
Italy -- what a beautiful country. But how does this happen?
I scanned a half a dozen videos and different details jumped out at me. In one shot of passengers at Roma Termini, you can see Japanese tourists simultaneously panicked and curious -- they are taking photos of the demonstration but keeping a safe distance.
In another excerpt from TV news, a message about the status of Hurricane Gustav flashes on the screen, while the images of the soccer riot play behind.
The incident has sparked a passionate debate online between those who see the hooligans as a small minority, and defend Naples, and those who have simply had enough of the violence and don't have the heart to see such distinctions.
On YouTube, the video I posted has so far spurred 320 comments online.
In my opinion, you can debate the issue all you want -- you can say it's a small minority that unfortunately besmirches the city of Naples.
But in the end, the innocent passengers who witnessed Sunday's guerrilla warfare probably don't care who's at fault -- they just know Italy has a problem it has to deal with.
Government officials in Italy proposed today that Naples soccer fans will not be allowed to attend away games. Yeah, like that's the bold response needed.
File this under the "Worst of Italy."
Briefly, though, on Sunday, Naples soccer fans damaged buses, attacked train conductors and took over the Roma Termini train station by force on their way to a championship match between the Roma and Napoli soccer teams.
It was the latest in a long series of increasingly violent clashes among *some* Italian soccer fans. Such clashes, not unique to Italy, are more common in Europe, where fans are likelier to travel to away games to see their teams.
If you don't speak Italian, the video's images will tell the whole story.
If you do speak Italian, you'll hear that four train conductors were hurt and that the train was two hours late coming from Naples, where train personnel tried to persuade people who did not have tickets and simply wanted to cause trouble to exit the train.
Some of the fans threw small explosives, and wore ski masks not unlike what you would see on a bank robber, or more to the point, on a terrorist.
Italy -- what a beautiful country. But how does this happen?
I scanned a half a dozen videos and different details jumped out at me. In one shot of passengers at Roma Termini, you can see Japanese tourists simultaneously panicked and curious -- they are taking photos of the demonstration but keeping a safe distance.
In another excerpt from TV news, a message about the status of Hurricane Gustav flashes on the screen, while the images of the soccer riot play behind.
The incident has sparked a passionate debate online between those who see the hooligans as a small minority, and defend Naples, and those who have simply had enough of the violence and don't have the heart to see such distinctions.
On YouTube, the video I posted has so far spurred 320 comments online.
In my opinion, you can debate the issue all you want -- you can say it's a small minority that unfortunately besmirches the city of Naples.
But in the end, the innocent passengers who witnessed Sunday's guerrilla warfare probably don't care who's at fault -- they just know Italy has a problem it has to deal with.
Government officials in Italy proposed today that Naples soccer fans will not be allowed to attend away games. Yeah, like that's the bold response needed.
File this under the "Worst of Italy."
Dante Moment of the Day returns!
È giunto il momento di riprendere i nostri studi Danteschi.
The last time we studied Dante together was March 4 (Yes, my cousin Tim's birthday).
No time to waste! So we will take up where we left off, in Canto III of Dante's Inferno. When we left Dante last, he was touring the Underworld, including a meeting with what translator Ciaran Carson calls "so-so souls," the people who were neither saintly nor full of sin.
In today's installment, Dante encounters Charon, the famous white-haired ferryman, with the less than gentle boatside manner.
Elle rigavan lor di sangue il volto,
che, mischiato di lagrime, a' lor piedi
da fastidiosi vermi era ricolto.
E poi ch'a riguardar oltre mi diedi,
vidi genti a la riva d'un gran fiume;
per ch'io dissi: «Maestro, or mi concedi
ch'i' sappia quali sono, e qual costume
le fa di trapassar parer sì pronte,
com' i' discerno per lo fioco lume».
Ed elli a me: «Le cose ti fier conte
quando noi fermerem li nostri passi
su la trista riviera d'Acheronte».
Allor con li occhi vergognosi e bassi,
temendo no 'l mio dir li fosse grave,
infino al fiume del parlar mi trassi.
Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: «Guai a voi, anime prave!
Non isperate mai veder lo cielo:
i' vegno per menarvi a l'altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo.
E tu che se' costì, anima viva,
pàrtiti da cotesti che son morti».
Ma poi che vide ch'io non mi partiva,
disse: «Per altra via, per altri porti
verrai a piaggia, non qui, per passare:
più lieve legno convien che ti porti».
Dante's Inferno, Canto III, 66 to 90.
The last time we studied Dante together was March 4 (Yes, my cousin Tim's birthday).
No time to waste! So we will take up where we left off, in Canto III of Dante's Inferno. When we left Dante last, he was touring the Underworld, including a meeting with what translator Ciaran Carson calls "so-so souls," the people who were neither saintly nor full of sin.
In today's installment, Dante encounters Charon, the famous white-haired ferryman, with the less than gentle boatside manner.
Elle rigavan lor di sangue il volto,
che, mischiato di lagrime, a' lor piedi
da fastidiosi vermi era ricolto.
E poi ch'a riguardar oltre mi diedi,
vidi genti a la riva d'un gran fiume;
per ch'io dissi: «Maestro, or mi concedi
ch'i' sappia quali sono, e qual costume
le fa di trapassar parer sì pronte,
com' i' discerno per lo fioco lume».
Ed elli a me: «Le cose ti fier conte
quando noi fermerem li nostri passi
su la trista riviera d'Acheronte».
Allor con li occhi vergognosi e bassi,
temendo no 'l mio dir li fosse grave,
infino al fiume del parlar mi trassi.
Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: «Guai a voi, anime prave!
Non isperate mai veder lo cielo:
i' vegno per menarvi a l'altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo.
E tu che se' costì, anima viva,
pàrtiti da cotesti che son morti».
Ma poi che vide ch'io non mi partiva,
disse: «Per altra via, per altri porti
verrai a piaggia, non qui, per passare:
più lieve legno convien che ti porti».
Dante's Inferno, Canto III, 66 to 90.
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